La Fattoria di Luiano compie 60 anni di vendemmie sotto la guida della famiglia Palombo.
Per celebrare questo importante traguardo l’azienda si trasforma in una Funfair,
una Fiera del Divertimento.
Un luogo in cui emozionarsi, sperimentare, gustare e vivere pienamente la filosofia del
“Wine Entertainment”.
Il cortile, impegnato a pieno ritmo nella vendemmia, solo per una sera, lascia spazio agli intrattenimenti per gustare, degustare e giocare!
Immaginatevi la varietà alimentare di una sagra, il sapore vintage delle vecchie fiere di paese e la magia della giocoleria, mischiateli al profumo della vendemmia in corso, disponeteli nel cortile di un’azienda vitivinicola e il gioco è fatto: Luiano Fun Fair.
60 anni di vendemmie significano passione e competenza, ma anche divertimento e condivisione. La condivisione è sicuramente una delle parole guida della famiglia Palombo, perché da quando ha aperto l’azienda al pubblico con l’area degustazioni e visite hanno si è creata una forte energia sia con gli ospiti che con i collaboratori.
Ed è così che la festa, nata nelle fantasie di Felicia, è poi diventata realtà grazie a tutte le persone del territorio che ci hanno creduto e che hanno voluto partecipare attivamente.
L’ok a procedere è stato solo domenica 15 settembre, dopo non pochi litigi fra sorella e fratello (quest’ultimo giustamente non voleva sottrarre la minima energia alla vendemmia in corso).
A quel punto è iniziato il viaggio di Felicia fra tutte le persone del territorio a cercare cose, persone e idee che potessero contribuire alla realizzazione di questo progetto.
Ognuno ci ha messo del suo: la mamma ha sfornato 19 ciambelle all’olio per creare la torta, il macellaio si è trasformato falegname costruendo tutti i banchi e molti giochi, lo chef ha chiamato l’amico che ha inventato l’amaro viola e l’amica bravissima con le torte sceniche (che poi ha portato il padre che ha costruito fili interminabili di luci), le donne di Luiano hanno arrotondato a mano oltre 500 polpette di pane, la pro loco ha portato preziosi volontari pronti a giocare, gli idraulici hanno creato la giostra ad acqua e il trattorista l’ha montata sul muletto per la serata insieme a tutta la squadra e persino il sindaco ha aiutato a rintracciare i giochi d’altri tempi fra tutte le contrade e i circoli di paese del territorio.
La lista potrebbe andare avanti all’infinito, ma il punto è che tutte le persone ci hanno creduto, e non si sono ricredute, perché la sera del 26 l’atmosfera è davvero divertente e emozionante.
C’è il bizzarro trampoliere ad accogliere gli ospiti, il mago che strega adulti e bambini con bolle e magie, i giochi contadini, la ruota della fortuna e il gioco del secchio d’acqua in testa che simula la bagnatura del cappello dell’uva.
Ad accompagnare il tutto ci sono gli intrattenimenti del gusto: gli stand degustazione, fra polpette di pane e peposo, gli spiedini di uva e salsiccia, e quelli del dopo cena: il gelato servito dall’Ape, il cioccolato, il Gin Tonic di Peter in Florence, l’ammazza e il caffè con il Labaro viola.
Sono tanti gli amici a partecipare: il sindaco di San Casciano Roberto Ciappi, il suo predecessore Massimiliano Pescini , l’anima del Chianti Classico Giovanni Brachetti Montorselli, l’ambasciatore della toscanità nel mondo Simone Arnetoli, e arriva anche Dario Cecchini, da Panzano…
A questo punto non resta che aspettare la seconda edizione che stavolta sarà aperta al pubblico, a giugno 2020!